Kissinger: "L'Iran verso il nuovo impero persiano"

 
 
 
World Order
L'ultimo libro di Kissinger, pubblicato recentemente
 
In una intervista rilasciata al sito npr.org, l'ex segretario di stato e stratega statunitense H. Kissinger ha espresso alcune interessanti riflessioni riguardo alle principali crisi internazionali, dall'Europa orientale al Medio Oriente.
 
Kissinger ha detto che l'approccio dell'Occidente e della Russia è molto diverso sulla crisi ucraina, in quanto gli occidentali vogliono il ripristino della legalità mentre i russi ritengono l'Ucraina un possedimento moscovita, per via dei legami storici tra questi due paesi. Kissinger auspica una soluzione simile a quella austrica per la crisi, riconducibile quindi al fatto che l'Ucraina possa mantenere la sua autonomia da Mosca, con una presunta adesione all'UE, ma senza l'ingresso nella NATO. Una sorta di stato cuscinetto tra Occidente e Russia.
 
Per ciò che concerne il Medio Oriente Kissinger ha affermato che - nonostante la situazione di belligeranza con l'ISIS - il nemico principale rimane nell'area l'Iran, un avversario molto più pericoloso dell'ISIS che prima di diventare un vero e proprio attore strategico, deve ancora conquistare più spazio sul terreno.
 
Kissinger ha detto inoltre che l'Iran può ambire a costituire un nuovo impero persiano, per via di una cintura che collega Tehran a Beirut, passando da Baghdad e Damasco, impero che avrà il proprio collante nel fattore sciita. Ciò darà l'opportunità agli iraniani di diventare degli attori fondamentali e avere un ruolo di primo piano quando verranno rivisti i confini internazionali, visto che ormai quelli del 1919-1920 stanno collassando.
 

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