Siria: "Turchia sponsorizza il terrorismo"

Siria respinge categoricamente creazione di zone cuscinetto sul suo territorio, adotterà, in consultazione con i suoi amici tutte le misure per proteggere la propria sovranità nazionale
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Il Ministero degli Affari Esteri e degli Espatriati ha detto: Il governo turco, sin dall’inizio dell’attuale crisi in Siria, non ha mai smesso di fare, sistematicamente, tutto ciò che fosse possibile per infiammare la situazione e colpire la stabilità in Siria, e minacciare la sua sovranità, l'unità e l'integrità territoriale.

Il ministero ha detto in un comunicato la cui copia è stata ricevuta dall’agenzia SANA che: “Questo governo ha fornito tutte le forme di sostegno politico, militare e supporto logistico alle organizzazioni terroristiche armate, oltre ad avere offerto il rifugio, il finanziamento, la formazione, e l’agevolazione per il movimento e l’ingresso di terroristi provenienti da 83 paesi verso la Siria, cosa che ha reso la Turchia la base principale del terrorismo che colpisce la Siria e l’Iraq, minaccia il resto della regione, e l’evidente cospirazione in atto contro la città di Aein Al-Arab (#Kobane), non è altro che la prova scandalosa dello stretto rapporto esistente tra Ankara e l’organizzazione terroristica #ISIS (Daesh).

Il ministero ha proseguito: I tentativi della Turchia di creare una zona cuscinetto sui territori siriani costituiscono una flagrante violazione dei principi e degli obiettivi della Carta delle Nazioni Unite e le norme del diritto internazionale, secondo le quali la sovranità nazionale e la non interferenza negli affari interni vanno rispettate, oltre ad essere una violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza legate alla lotta al terrorismo e la necessità di asciugare le sue risorse, in particolare le risoluzioni n° 1373- 2170-2178, ciò richiede da parte della comunità internazionale, in particolare il Consiglio di Sicurezza a muoversi rapidamente per porre fine alle violazioni del governo turco, che rappresentano una minaccia per la pace e la sicurezza, regionale e internazionale.

Il ministero ha sottolineato che: “Il popolo siriano, che con la sua fermezza, l’eroismo e i sacrifici del suo esercito e dei suoi soldati, è l’unico che possiede il diritto di disegnare il suo futuro, e non permetterà né al governo turco né a qualsiasi altro governo di intromettersi nei suoi affari interni, ed è oggi più che mai determinato ad affrontare e respingere quei progetti che colpiscano l’unità e la sicurezza della Siria, per proteggere la sua sovranità e decisionalità nazionale indipendente”. 

Il ministero ha concluso : Sulla base di ciò che è stato detto, la Repubblica araba siriana rifiuta categoricamente la creazione di zone cuscinetto su qualsiasi parte del territorio siriano, qualunque sia il pretesto, come rifiuta anche qualsiasi interferenza o ingresso di truppe straniere nel suo territorio. La Siria prenderà, in consultazione con i suoi amici, tutte le misure necessarie per la protezione della sovranità nazionale, l'unità e l'integrità territoriale.
 
 
 
La Siria respinge categoricamente creazione di zone cuscinetto sul suo territorio, adotterà, in consultazione con i suoi amici tutte le misure per proteggere la propria sovranità nazionale.
 
Il Ministero degli Affari Esteri e degli Espatriati ha detto: "Il governo turco, sin dall’inizio dell’attuale crisi in Siria, non ha mai smesso di fare, sistematicamente, tutto ciò che fosse possibile per infiammare la situazione e colpire la stabilità in Siria, e minacciare la sua sovranità, l'unità e l'integrità territoriale."
 
Il ministero ha detto in un comunicato la cui copia è stata ricevuta dall’agenzia SANA che:
 
“Questo governo ha fornito tutte le forme di sostegno politico, militare e supporto logistico alle organizzazioni terroristiche armate, oltre ad avere offerto il rifugio, il finanziamento, la formazione, e l’agevolazione per il movimento e l’ingresso di terroristi provenienti da 83 paesi verso la Siria, cosa che ha reso la Turchia la base principale del terrorismo che colpisce la Siria e l’Iraq, minaccia il resto della regione, e l’evidente cospirazione in atto contro la città di Aein Al-Arab (‪#‎Kobane‬), non è altro che la prova scandalosa dello stretto rapporto esistente tra Ankara e l’organizzazione terroristica ‪#‎ISIS‬ (Daesh).
 
Il ministero ha proseguito: "I tentativi della Turchia di creare una zona cuscinetto sui territori siriani costituiscono una flagrante violazione dei principi e degli obiettivi della Carta delle Nazioni Unite e le norme del diritto internazionale, secondo le quali la sovranità nazionale e la non interferenza negli affari interni vanno rispettate, oltre ad essere una violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza legate alla lotta al terrorismo e la necessità di asciugare le sue risorse, in particolare le risoluzioni n° 1373- 2170-2178, ciò richiede da parte della comunità internazionale, in particolare il Consiglio di Sicurezza a muoversi rapidamente per porre fine alle violazioni del governo turco, che rappresentano una minaccia per la pace e la sicurezza, regionale e internazionale."
 
Il ministero ha sottolineato che: “Il popolo siriano, che con la sua fermezza, l’eroismo e i sacrifici del suo esercito e dei suoi soldati, è l’unico che possiede il diritto di disegnare il suo futuro, e non permetterà né al governo turco né a qualsiasi altro governo di intromettersi nei suoi affari interni, ed è oggi più che mai determinato ad affrontare e respingere quei progetti che colpiscano l’unità e la sicurezza della Siria, per proteggere la sua sovranità e decisionalità nazionale indipendente”.
 
Il ministero ha concluso:
 
"Sulla base di ciò che è stato detto, la Repubblica araba siriana rifiuta categoricamente la creazione di zone cuscinetto su qualsiasi parte del territorio siriano, qualunque sia il pretesto, come rifiuta anche qualsiasi interferenza o ingresso di truppe straniere nel suo territorio. La Siria prenderà, in consultazione con i suoi amici, tutte le misure necessarie per la protezione della sovranità nazionale, l'unità e l'integrità territoriale."
 
 
TRATTO DA TG 24 SIRIA

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