Socialisti e Fratellanza Musulmana si uniscono contro il governo egiziano

Egyptian President, Abdel Fatah Al-Sisi

In base a quanto riferisce il sito "Middle East Monitor", i Fratelli Musulmani egiziani avrebbero elogiato l'invito dei "socialisti rivoluzionari" del paese arabo per formare un fronte unitario anti-Al Sisi con l'obiettivo di stroncare il dominio dei militari. 

Il movimento islamista considera tale coalizione necessaria e ha chiesto la sua attuazione immediata, con la formazione del nuovo fronte prima delle proteste previste per commemorare l'anniversario dei disordini di Rabaa Al-Adawiyya e Piazza Al-Nahda di due anni fa.

L'obiettivo sarebbe quello di formalizzare un fronte rivoluzionario unitario prima del 14 agosto, al fine di sfruttare la rabbia popolare e rovesciare il regime militare il più presto possibile.

In un'intervista telefonica uno dei capi della FM, Heshmat, ha aggiunto che i partiti anti-regime stanno assistendo ad un cambiamento positivo volto alla lotta contro la dittatura militare e al ripristino dello spirito delle rivolte anti-Mubarak del periodo 2010-2011. 

Negli ultimi tempi in Egitto sono aumentate le critiche al governo di Al Sisi, accusato di autoritarismo e di aver ripristinato il potere dell'oligarchia vicina a Hosni Mubarak. Dal canto suo il governo egiziano sembra incurante delle critiche e si è proposto agli egiziani come il garante della sicurezza e della stabilità politica, forse in questo momento necessità maggiormente avvertite come prioritarie, soprattutto dal ceto-medio del paese arabo. 

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