Baghdad, è quasi rottura con gli Stati Uniti sulla guerra all'ISIS





Fonte: "La Repubblica"


Da Baghdad giunge un nuovo segnale di un ulteriore raffreddamento nei rapporti tra il governo sciita iracheno e gli Stati Uniti nella lotta contro i jihadisti sunniti dello Stato Islamico. Il comando delle forze armate irachene ha dichiarato che sta collaborando, sia per quanto riguarda l'attività di intelligence che le operazioni di sicurezza contro Is, con Russia, Iran e Siria. Il tutto senza citare in alcun modo gli Stati Uniti.

Sembra quindi che dopo la Siria si stia consolidando un asse russo-sciiti anti Is  anche in Iraq: a Baghdad il premier è lo sciita Haider al Abadi, l'Iran e la culla dell'Islam sciita, in Siria Bashar Assad è membro della setta sciita alauita. Mosca sostiene Damasco per proteggere il porto siriano di Tartus, unica base di Mosca e da mesi anche Baghad piu rapidamente e con meno remore di quanto facciano gli Usa. Non appena Abadi si insediò lo scorso anno, chiese aerei da guerra contro Is: quelli russi arrivarono subito, mentre gli F-16 americani sono stati centellinati.

In una dichiarazione ufficiale per giustificare il coinvolgimento di Mosca, il comando delle forze armate irachene spiega che la Russia sta intervenendo "perchè è sempre più preoccupata dalla presenza di migliaia di terroristi che dalla Russia si sono uniti a Daesh (l'acronimo arabo di Is, ndr)". Per gettare acqua sul fuoco delle dichiarazioni dei generali iracheni, il ministro degli esteri di Baghdad, Ibrahim al-Jaafari, ha detto da New York, dove partecipa all'Assemblea Generale Onu, che nel suo Paese non sono presenti "consiglieri militari" russi.



Commenti