Iran after the deal: the road ahead. Hassan Rahimpour Azghadi all'ISPI di Milano

 
 
L'accordo raggiunto a Vienna il 14 luglio 2015 tra Iran e il gruppo 5+1 (Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Regno Unito, Germania ) è stato giudicato da molti analisti come un risultato storico per l’intero Medio Oriente.
Per valutare i possibili effetti dell’intesa per l'Iran e i paesi coinvolti nei negoziato, l’ISPI ha recentemente pubblicato il Rapporto “Iran after the deal: the road ahead” a cura di Paolo Magri e Annalisa Perteghella. Grazie agli approfondimenti di numerosi esperti internazionali, il volume analizza l'impatto dell’accordo sulla politica interna iraniana, sulla sua economia, sui rapporti di Teheran con gli altri attori regionali nonché le relazioni con Usa, Russia e Unione europea.
 
 
Martedì 14 ottobre, l’ISPI organizzerà una tavola rotonda sugli stessi temi per commentarne gli sviluppi a tre mesi dalla firma. All’evento parteciperanno, oltre ai curatori del Rapporto, Lucio Caracciolo, direttore Limes; Dario Fabbri, esperto di geopolitica americana; Massimo Nicolazzi, Responsabile Osservatorio Energia, ISPI. L'evento è seguito a un incontro ristretto nel quale i ricercatori ISPI hanno portuto dialogare con Hassan Rahimi Azghadi, membro dell'alto consiglio per la rivoluzione culturale, alla presenza del Console iraniano a Milano.
 
 
Azghadi ha discusso coi ricercatori e con un pubblico selezionato e ristretto di studiosi e appassionati della politica mediorientale dei temi riguardanti il nucleare iraniano e soprattutto la situazione dell'ISIS in relazione ai conflitti siriano e iracheno.
 
 

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