Siria, Iran e Hezbollah pronti a operazione di terra contro Isis

da Il Giornale 

Giunti in Siria centinaia di militari iraniani, iracheni e di Hezbollah pronti a combattere contro lo Stato islamico e i ribelli. Una fonte dell'esercito siriano: "È possibile che le operazioni si concentreranno nelle zone di Idlib e Hama"

Le forze della coalizione anti-Isis guidati da Mosca stanno organizzando una vasta operazione di terra contro i terroristi dello Stato islamico. Proprio oggi, fonti dell'esercito siriano hanno spiegato come le forze russe abbiano portato un "grande cambiamento" al corso della guerra in Siria.
E questo cambiamento ha determinato un ingresso sempre più massiccio dei rappresentanti sciiti nello scacchiere mediorientale (Hezbollah Iran) che si stanno preparando a combattere l'Isis in Siria.
Secondo Reuters, che cita fonti libanesi, Assad si starebbe infatti preparando a lanciare un’operazione di terra per riconquistare quelle zone della Siria che, attualmente, sono in mano allo Stato islamico. I russi compiranno raid di supporto per agevolare l'avanzata dell'esercito siriano, senza fornire però truppe di terra.
Ad aiutare l'esercito siriano ci saranno però centinaia di militari iraniani giunti in Siria per unirsi alle truppe governative e alle milizie di Hezbollah. Gli obiettivi più probabili sono Idlib e Ḥamā, come ha spiegato una fonte militare a Reuters. Sempre secondo la fonte, l’Iran "non ha inviato semplici consiglieri", ma militari armati ed equipaggiati, "e ne arriveranno anche altri". La Repubblica islamica ha inoltre mobilitato milizie sciite in Iraq e guerriglieri afghani, per unirsi all’esercito di Assad.
L’Iran, inoltre, secondo quanto riferito da un comunicato della portavoce del Ministero degli Esteri, Marzieh Afkham, "considera l’intervento militare russo contro gruppi terroristici un passo avanti nella guerra al terrorismo e nella soluzione della crisi siriana".
Putin è riuscito a creare una vasta "mezzaluna sciita", che comprende Iran, Siria e Iraq per arginare i terroristi dell'Isis. E proprio il premier iracheno Haider al-Abadi, in un’intervista aFrance 24, ha affermato che eventuali raid aerei russi contro lo Stato islamico "sarebbero benvenuti". Secondo l'agenzia Ria, i russi stanno valutando anche questa ipotesi (anche se non è arrivata alcuna richiesta formale da parte di Baghdad).

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