S.Nasrallah: "Il sangue del Martire Nimr spingerà i Saud nell'abisso"

In un discorso televisivo tenuto per ricordare Shaykh Muhammad Khatoun, membro del Consiglio di Hezbollah morto recentemente, il Segretario Generale del movimento di Resistenza islamico libanese ha ovviamente dedicato parte del suo discorso al martirio di Shaykh al-Nimr: “Questa esecuzione è stata davvero scioccante. Attraverso l’esecuzione di Shaykh al-Nimr, il Regno saudita ha cercato di inviare al mondo islamico e all’intera regione un messaggio di sangue con spade e decapitazioni.”
“Il messaggio è questo: chi critica la dinastia Saud vedrà sparso il suo sangue”, ha detto Seyyed Nasrallah, proseguendo: "La dinastia Saud sta dichiarando esplicitamente alle persone: o vivete sotto la dittatura della famiglia reale o soffrirete ogni tipo di miseria, morte inclusa.”
“La terra del Santo Profeta, la terra dell’Islam, è stata denominata falsamente dalla famiglia al-Saud sulle ossa e il sangue delle genti di questa terra”, ha continuato il sapiente religioso libanese: “La terra dei Due Luoghi Santi, del Profeta, della sua Famiglia e dei primi Mujahidin è stata chiamata il ‘Regno dell’Arabia Saudita’. La terra dell’Islam è stata ingiustamente chiamata con il nome di una famiglia, la famiglia al-Saud, che si è imposta sulla gente con l’omicidio e il terrore grazie al finanziamento e sostegno britannico, come dimostrano i documenti storici, e la famiglia Saud si è stabilita sui corpi delle persone da essa massacrate.”
Nel porgere le proprie condoglianze alla famiglia di Shaykh Nimr al-Nimr, alla popolazione della provincia orientale della Penisola Arabica e ai sapienti religiosi di tutto il mondo islamico, Seyyed Nasrallah ha affermato che lo Shaykh al-Nimr ha raggiunto il martirio seguendo gli insegnamenti e il sentiero dell’Imam Husayn (as).
“La corte saudita, che è corrotta e con la quale l’avvocato difensore dei prigionieri non ha potuto neanche interloquire, aveva alcuna prova che Shaykh Nimr fosse armato o invitasse ad una sollevazione armata? Aveva creato un gruppo armato? Aveva chiamato alla violenza e alle armi?”, ha chiesto il Segretario Generale di Hezbollah, sottolineando come il sapiente religioso assassinato - al pari delle altre figure dell’opposizione nella regione del Golfo Persico - ha sempre invitato ad un’opposizione pacifica.
“L’approccio di Shaykh al-Nimr è stato pacifico in tutta la sua vita, come quello di tutti i sapienti della provincia orientale e del Regno del Bahrain”, ha dichiarato Seyyed Nasrallah.
Secondo il capo della Resistenza Islamica libanese “la famiglia Saud era in grado di dichiarare un’amnistia o tenere Shaykh al-Nimr in prigione, ma non lo ha voluto. Hanno invece voluto dire che il regime saudita non si preoccupa del mondo islamico, della comunità internazionale e delle centinaia di milioni di amanti dello Shaykh Nimr che sono rimasti feriti per la sua uccisione.”
“Shaykh al-Nimr era davvero coraggioso ed era solito parlare con verità e giustizia, ma era sempre pacifico. Shaykh al-Nimr era coraggioso in quello che diceva ed era una persona che reclamava i diritti del popolo della Penisola Arabica”, ha ricordato Seyyed Nasrallah.
“Perché la dinastia Saud ha ucciso Shaykh al-Nimr nonostante tutte le proteste e le richieste di amnistia dei sapienti sunniti e sciiti? E perché adesso?”, ha detto il sapiente religioso libanese menzionando le domande che la criminale decisione ha sollevato riguardo il momento e l’obiettivo dell’esecuzione, continuando: “In questo Regno non vi è spazio per l’opposizione o la discussione.”
“Nel Regno saudita, che afferma di voler diffondere la democrazia, chi parla ad alta voce viene eliminato. La dinastia Saud ha voluto dire: ‘chi si oppone a noi affronterà soltanto spargimento di sangue’.”
Seyyed Nasrallah ha denunciato poi la dinastia Saud per promuovere la divisione nel mondo islamico: “I musulmani sciiti devono stare attenti a non cadere nella trappola della sezione perché è sono stati i Saud, non i sunniti, ad uccidere Shaykh al-Nimr.”
Ricordando poi i piani degli Stati Uniti di frammentazione delle nazioni della regione, il Segretario Generale di Hezbollah ha ricordato la saggezza delle guide religiose sciite della Penisola Arabica: “Gli Stati Uniti avevano proposto ai sapienti sciiti della Penisola un sistema di governo autonomo nella provincia orientale, dove sono presenti la maggior parte delle risorse petrolifere della nazione, ma essi hanno rifiutato.”
Rivolgendosi poi alla Comunità Islamica e al mondo intero, Seyyed Nasrallah ha detto: "Non è forse giunto il momento di dire con coraggio che il principio e lo spirito del pensiero takfiri che distrugge, uccide, commette massacri e minaccia il mondo intero è prodotto dalla dinastia Saud?"
Sayyed Nasrallah, citando il ruolo della famiglia Saud nel bagno di sangue che prevale in molti paesi arabi e islamici, ha chiesto: "Non è giunto il momento di parlare davanti tiranno che sta distruggendo l'Islam e la Umma islamica? Non é giunto il momento di espellere il regime saudita, che viola i diritti delle persone? Non è forse giunto il momento di parlare dei servigi forniti dai Saud alla Gran Bretagna nei suoi sforzi contro la causa palestinese?"
Il Segretario Generale di Hezbollah ha poi dichiarato: “Essi hanno responsabilità in tutto il sangue che è stato sparso nelle nazioni arabe e islamiche. La famiglia Saud vuole distruggere lo Yemen, indipendentemente dalle conseguenze. Lo Yemen che si è sollevato di fronte alla famiglia Saud viene bombardato da mesi…chiunque si oppone ai Saud viene ucciso.”
Uno spirito di vendetta e di odio, non una decisione politica, si cela dietro la guerra saudita allo Yemen: “I sauditi vogliono punire e distruggere l’intero Yemen per aver rifiutato la loro oppressione. Ad essi non interessa l’identità del presidenza, ma il suo livello di lealtà alla loro politica della tortura.”
“Ogni speranza per un atteggiamento razionale saudita è terminata”, ha affermato il capo della Resistenza libanese, aggiungendo: “Quando un regime perde la testa e i sentimenti umani significa che ha raggiunto il suo abisso e la fine.”
“I crimini dei Saud porteranno alla rovina del suo regime terrorista. Il sangue di Shaykh al-Nimr li tormenterà fino al Giorno del Giudizio”, ha proseguito Seyyed Nasrallah, ricordando però che la nostra responsabilità è quella di prevenire la fitna, la sedizione, tra sciiti e sunniti.
“Le nostre genti devono essere consapevoli di questo e non devono trasformare la questione in un conflitto sunnita-sciita. Trasformarla in una questione settaria è un atto di tradimento verso il sangue di Shaykh al-Nimr e serve gli obiettivi dei suoi assassini”, ha sottolineato il sapiente religioso.
Comparando poi i governanti del Regno ai terroristi del gruppo DAESH (ISIS), Seyyed Nasrallah ha ricordato che la dinastia Saud e DAESH sono sostenitori della stessa scuola di pensiero, degli stessi libri e delle stesse pratiche.”
“I libri che DAESH (ISIS) utilizza per insegnare ai bambini sono esattamente gli stessi che vengono insegnati in Arabia Saudita…i terroristi che uccidono nella regione sono meri strumenti addestrati, finanziati e sostenuti dalla famiglia Saud, che ha diffuso la sua ideologia takfiri nella regione”, ha continuato.
“La dinastia Saud ha sempre cercato di creare tensioni e conflitti tra sunniti e sciiti, e ora non sta creando un nuovo scontro, ma aggiungendo fuoco a quello già esistente che aveva aiutato a crescere”, ha dichiarato Seyyed Nasrallah, affermando però che “i segni della fine di questo regime tirannico, oppressivo, criminale e tafkiri hanno iniziato ad apparire all’orizzonte.”
Il Segretario Generale di Hezbollah ha poi ricordato quanto accaduto dopo che aveva parlato sull’aggressione saudita allo Yemen: “Alcuni mesi fa, quando ho parlato della guerra contro lo Yemen, i loro mass-media hanno iniziato a far circolare la notizia che mio figlio - che non avevo menzionato per diciassette anni - non era caduto martire [in guerra contro Israele], ma era stato ucciso durante un conflitto a fuoco in un locale notturno…Sono i loro figli e principi a morire nei locali notturni, i nostri muoiono mentre combattono per proteggere il Libano, la Palestina e la regione”, ha dichiarato Seyyed Nasrallah.
Parlando poi della Resistenza, il sapiente religioso libanese ha affermato che tutte le misure di guerra portate avanti contro la Resistenza sono destinate al fallimento, promettendo che “la Resistenza continuerà a ringraziare le generazioni che hanno aiutato a crearla.”
“Nessuno è in grado di colpire la Resistenza nella sua volontà e obiettivi. Nessuno può sconfiggere la determinazione della Resistenza in Libano. Il morale e lo spirito combattivo (jihadi) di Hezbollah ha raggiunto l’apice e nessuno può sopraffare il potere, l’onore e le vittorie del movimento.”
Riferendosi all’assassinio del martire Samir Kuntar, Seyyed Nasrallah ha riaffermato la promessa della risposta di Hezbollah: “Arriverà sicuramente.”
Traduzione a cura di Islamshia.org © E' autorizzata la riproduzione citando la fonte

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