Siria e Iraq rafforzano la cooperazione: incontro tra Assad e il premier iracheno Al Sudani

 Il Premier iracheno Al Sudani questa settimana ha fatto visita al Presidente siriano Assad. I due hanno sottolineato l'importanza delle buone relazioni bilaterali sia ora, sia durante gli anni del conflitto contro l'ISIS. 

Al Sudani inoltre ha appoggiato il Presidente Assad dichiarando la propria solidarietà col Paese limitrofo per quanto riguarda le ripetute provocazioni e i continui attacchi di Israele. 

Le parti hanno affermato di voler espandere le relazioni politiche e le collaborazioni in vari ambiti. 

Siria e Iraq sono da diversi anni vittime del terrorismo internazionale sponsorizzato dagli Stati Uniti che con la scusa di voler pacificare la regione si sono pesantemente intromessi negli affari interni di questi due importanti Paesi arabi. 

Una delle gravi colpe di Baghdad e soprattutto Damasco agli occhi di USA e Israele è la vicinanza di questi governi con la Repubblica Islamica dell'Iran. 

L'alleanza tra queste nazioni ha portato la Siria a essere considerata come un paria all'interno del mondo arabo, tanto è vero che la Lega Araba, il più importante ente regionale del Medio Oriente e del Nord Africa, aveva per diversi anni espulso Damasco dal proprio club. 

Recentemente però i Paesi arabi filo-occidentali hanno cambiato politica nei confronti di Assad e dell'Iran e hanno cercato di ricucire i rapporti, reintegrando Damasco nella Lega Araba. 

L'incontro tra Al Sudani e Assad quindi va letto nel più ampio tentativo regionale di creare una sorta di pax mediorientale che vede soprattutto la Cina come grande orchestratrice di manovre politiche volte a stabilizzare la regione mettendo fine ad anni di conflitti, con buona pace degli USA che vedono ridimensionato il loro storico ruolo di arbitri delle contese in questa zona del mondo. 

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