Volge al termine un'estate molto calda: tra guerra, inflazione e black out che Iran troveremo in autunno?

 Ormai volge al termine l'estate 2025. Un'estate cominciata con 12 giorni di guerra dalla fine di maggio ai primi di giugno e oltre mille morti a Teheran e altre zone del paese, continuata con un'inflazione galoppante e la moneta locale che oggi vale cira 1.200.000 Rials per un euro mentre l'anno scorso si viaggiava sui 600.000 Rials, senza parlare dei problemi energetici che causano circa 2 ore di black out dell'elettricità ogni giorno e dulcis in fundo la spada di Damocle di nuove sanzioni dell'Onu in caso di mancato accordo tra Europa e Iran (per un perverso meccanismo giuridico Russia e Cina non possono apporre il diritto di veto). Insomma, con una (si fa per dire) difficile estate che finisce, sembra iniziare un autunno caldo se non rovente. Non tanto per il clima, ma perché secondo alcuni Israele col sostegno USA potrebbe nuovamente entrare in azione per completare quello che non hanno potuto fare qualche mese fa: un attacco al cuore politico della Repubblica Islamica. 

Ma tutto sommato noi a queste latitudini siamo abituati a scenari apocalittici. Dicono che l'Armageddon si realizzerà qui nei dintorni.... 

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